Se stai leggendo questo articolo è probabile che tu sia incuriosito dalla professione del pranoterapeuta e ti piacerebbe capire se hai il dono per iniziare a svolgere questa professione.
La pranoterapia è una disciplina olistica che ha come obiettivo principale il ripristino dell’energia vitale del paziente.
Ogni persona vanta un’energia vitale che si muove continuamente irradiandosi in tutto l’organismo: può accadere che a causa di traumi di natura fisica o psichica tale energia anziché fluire vada a stagnarsi in un punto del corpo, creando un vero e proprio disequilibrio.
Lo scopo del pranoterapeuta è quello di trovare, attraverso movimenti precisi, gli eventuali blocchi energetici presenti per rimuoverli immettendo energia nuova e positiva utile a ripristinare l’equilibrio perso.
Come capire se si ha il dono della pranoterapia?
Il pranoterapeuta non è una persona qualunque ma è un individuo dotato di un livello di energia vitale superiore agli altri: è proprio questo che gli consente di trasferire il “prana” dal proprio organismo a quello del paziente.
Prima di iniziare un qualsiasi corso di questa disciplina si viene sottoposti ad un esame in grado di stabilire se si è predisposti ad apprendere le varie tecniche e la pratica oppure no.
I diversi test della pranoterapia misurano essenzialmente se una persona può “emettere” sufficiente energia dalle proprie mani per poter praticare questa disciplina olistica nel modo corretto.
In questo articolo ti andremo a illustrare i vari test, tra cui l’esperimento del limone, che ti consentiranno di capire se disponi del dono della pranoterapia oppure se è meglio orientarsi su un’altra scelta.
Quali sono i test da effettuare?
Come anticipato, esistono molteplici test in grado di analizzare l’energia vitale di una persona e dunque di stabilire se si possiede o meno il dono della pranoterapia:
- Tecnica elettroencefalografica: nota anche come EEG, questa tecnica consente di analizzare la concentrazione mentale di un soggetto e quindi di analizzare principalmente il ritmo alfa, oltre che altri parametri come lobi centrali destro e sinistro e ritmi beta e theta. I ritmi alfa sono collegati allo stato del rilassamento: un rimedio naturale contro lo stress e la stanchezza, dato che proteggono il nostro cervello dal sovraccarico di tensioni, bloccando l’insorgenza di ansia e stress. Il soggetto con predisposizione alla pranoterapia vanta un ritmo alfa particolarmente sviluppato: tale ritmo si presenta spontaneamente nel giro di pochi secondi appena il soggetto chiude gli occhi e comincia a rilassarsi.
- Tecnica della Camera Kirlian: test inventato da un fotografo russo di nome Semeyon Kirlian, che consiste nell’elaborare un elettrofotografia (all’epoca veniva eseguita in bianco e nero mentre oggi è a colori) in grado fotografare in tempo reale il campo bioenergetico della persona. La Camera Kirlian si basa sull’effetto corona dovuto ad un generatore di tensione ad alta frequenza: rispetto alla fotografia convenzionale la pellicola utilizzata non viene impressionata mediante l’uso di un apparato ottico ma attraverso il contatto dell’oggetto (sia organico che inorganico) con un campo elettrostatico. La Camera Kirlian riesce ad imprimere sulla pellicola gli effetti delle scariche dispersive che si generano durante tale contatto. Il test, nel nostro caso, consiste nel fotografare la mano dell’aspirante pranoterapeuta: si ottiene così una fotografia della mano circondata da un alone più o meno luminoso da cui è possibile capire se si è dotati di questo dono oppure no.
- Esperimento del limone: consiste nel prendere un limone e imporvi le proprie mani per circa 10 minuti al giorno per una settimana, assicurandosi di tenerlo a temperatura ambiente. Se anziché putrefarsi, come è normale che sia se non tenuto a basse temperature, diventa duro come se fosse “mummificato” (disidratandosi in modo anomalo) allora il soggetto ha il dono della pranoterapia.
- Test dell’azione a distanza sulla velocità di crescita di semi e piante: Il test prevede che gli aspiranti pranoterapeuti ogni giorno per due settimane trasmettano la loro energia per 20 minuti ad un gruppo di semi. Se si è in possesso del dono della pranoterapia i semi e le piante cresceranno molto più velocemente rispetto al normale mantenendo la loro condizione di benessere.
- Test di psicocinesi computerizzata: una tecnica chiamata anche PK che viene eseguita al PC e che dura circa 10 minuti. Questo test mette alla prova il soggetto che deve provare ad influenzare mentalmente il dispositivo elettronico (solitamente un generatore di segnale elettrici casuali) collegato al PC. Su quest’ultimo viene installato un programma che monitora e disegna la traiettoria della traccia, che solitamente ha un andamento casuale verso l’alto o verso il basso: l’aspirante pranoterapeuta deve essere in grado di modificare la traiettoria in una direzione predeterminata attraverso un’azione psicocinetica agendo sul generatore di segnali.
- Test dell’azione a distanza su un colloide di ossicloruro di bismuto: la tecnica prevede la possibilità di modificare la velocità di sedimentazione di un colloide di ossicloruro di bismuto imponendo le mani sull’acqua distillata per circa 20 minuti. L’acqua che viene ottenuta (chiamata acqua bioattivata) viene analizzata con il bismuto e messa a confronto con acqua distillata che non è stata trattata: se si possiede il dono della pranoterapia l’acqua subisce una significata modificazione della velocità di precipitazione del bismuto ossicloruro.
Ora che conosci tutte le tecniche puoi sicuramente valutare se hai il dono della pranoterapia oppure no, per capire se intraprendere questa interessante professione.